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Hackforinclusion

hackforinclusion

Come ci vedono online? Come ribaltare l’uso che viene fatto di corpi e immagini e arginare il linguaggio offensivo e sessista. Questa è la challenge con cui una studentessa e quattro studenti hanno partecipato ad Hackforinclusion, il civic hackathon sui temi dell'alfabetizzazione mediatica e informativa del progetto IN-EDU.

L'impegno, l'entusiasmo, lo spirito di collaborazione e le competenze dei nostri ragazzi sono stati premiati con la partecipazione ad un workshop, guidato da un grafic designer esperto per approfondire i segreti di una comunicazione bella ed efficace, per promuovere sè stessi, idee e progetti.

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La scuola non si ferma

Discenti e docenti non si scoraggiano. Anche a distanza la passione, il fervore, il desiderio di sentirsi parti attive della comunità educativa scuola hanno prevalso.

Impegno, responsabilità, collaborazione, rispetto, sana competizione. Questi sono gli atteggiamenti, i valori che hanno contraddistinto il gruppo di lavoro che ha attivamente partecipato ad Hackforinclusion, il civic hackaton italiano per studenti delle scuole secondarie di secondo grado del progetto IN-EDU. Guidati dall’entusiasmo, cinque studenti del corso informatico, una ragazza del terzo (Chiara Frascarelli) e quattro ragazzi del quarto (Matteo Bernardi, Mauro Dello Storto, Matteo Donati, Emanuele Nappi), hanno messo in gioco le loro abilità in una challenge che li ha impegnati un’intera giornata. L’argomento, attuale e interessante, soprattutto per la situazione contingente che stiamo vivendo e affrontando, ha catturato l’attenzione dei ragazzi e ha stimolato la partecipazione attiva alla sfida.

Come ci vedono online? Come ribaltare l’uso che viene fatto di corpi e immagini e arginare il linguaggio offensivo e sessista. Questo il tema sul quale gli studenti hanno messo alla prova sé stessi. L’obiettivo finale era dare vita ad una campagna di sensibilizzazione, volta a demolire etichette e stereotipi del nostro vivere in società.

L’aspetto più significativo? Vedere lavorare gli studenti che, animati da uno spirito di cooperazione genuino, hanno scoperto nuove potenzialità, hanno messo in pratica le proprie abilità, fondendosi in un gruppo in cui le differenti individualità, rispettose l’una dell’altra, hanno dato vita ad un insieme eterogeneo, ma compatto e coeso, orgoglioso dell’impegno e del risultato. La challenge, declinata nella presentazione di slides esplicative in power point e di un video, interamente realizzato dagli studenti, ha premiato e gratificato i protagonisti con la futura partecipazione ad un workshop, guidato da un grafic designer esperto, dedicato ad approfondire i segreti di una comunicazione bella ed efficace, per promuovere sè stessi, idee e progetti.